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Igienizzazione degli ambienti, la situazione delle aziende in Italia

I dati della sanità italiana suggeriscono come ambienti puliti e sanificati siano alla base della salute pubblica e come l’assenza di un adeguato e professionale intervento sia spesso causa di patologie o infezioni.

Per molto tempo il settore delle pulizie in Italia è stato fortemente sottovalutato ed è rimasto fuori dal modo dei lavori altamente qualificati e professionali.

Nel corso degli ultimi decenni le cose sono decisamente cambiate e la pulizia professionale ha assunto sempre più un ruolo centrale nella nostra società, oltre che a stimolare fortemente il comparto della ricerca e della produzione di macchine, prodotti ed accessori per le pulizie.

Molti hanno ancora una visione di questo settore scarsa e pregiudiziale e non tiene conto del profondo cambiamento di cui questo settore ha beneficiato; si associano spesso l’igiene e la pulizia con quella di casa ma non si tiene conto che il campo di applicazione è sostanzialmente altrove.

Tecnologia e evoluzione normativa hanno stravolto radicalmente questo mondo rendendolo altamente professionale e qualificato nonché aperto all’introduzioni di nuove tecniche attraverso l’utilizzo di macchinari e prodotti di recente concezione.

Scuole, ospedali e strutture sanitarie, uffici ed enti, aziende alimentari, hotel e attività di ristorazione rappresentano il principale “campo di battaglia” dove le imprese professionali hanno forgiato le loro competenze ed hanno dato prova dell’alto livello qualitativo raggiunto.

L’immagine degli operai inginocchiati a pulire il pavimento è solo il retaggio del passato, oggi le imprese professionali, e non solo, si affidano a strumenti capaci di lavorare su vaste superfici in modo veloce ed efficace, prodotti non nocivi ma maggiormente igienizzanti e sterilizzanti e accessori di vario genere.

Se da un lato, soprattutto per le piccole superfici e per oggetti o cose delicate, c’è ancora la necessità di ricorrere alla manualità e a strumenti della “tradizione”, per quanto riguarda le superfici più estese, resistenti e con maggiore necessità di igienizzazione, la tecnologia ha ormai preso il sopravvento rispetto ai larghi spazzoloni del passato spinti solo da buon olio di gomito.

L’introduzione di prodotti come la spazzatrice manuale, elettrica o a batterie ha fatto sì che la pulizia di ampie superfici fosse fatta in maniera più efficiente con un considerevole risparmio di tempo, oltre che alla possibilità di distribuire in ogni angolo la stessa cura.

Ampio impiego inoltre hanno trovato idropulitrici, aspirapolvere e aspiraliquidi, lavapavimenti e monospazzole, che con lo stesso principio hanno aumentato la qualità del lavoro e del servizio offerto.

Anche i prodotti detergenti e igienizzanti hanno compiuto dei significativi passi in avanti diventando sempre più efficaci e meno dannosi per salute e ambiente, sviluppandosi spesso di pari passo con le macchine e affiancandole in questo percorso di professionalizzazione.

Se in passato la necessità dell’ordine e della pulizia erano di sicura importanza, oggi la priorità e l’igienizzazione degli ambienti.

Le aziende, così come le macchine, sono chiamate a svolgere un importante ruolo per la salute delle persone che vivono realmente gli ambienti.

Le imprese di pulizia, oggi, pianificano e personalizzano i servizi in base alle necessità delle realtà imprenditoriali o degli enti pubblici o privati che vi si rivolgono.

Questo passaggio è stato ben compreso dall’Unione Europea e dallo stato italiano che hanno impresso una accelerazione nella professionalizzazione del settore dell’igiene, ben recepito dalle aziende produttrici di macchinari e prodotti per la pulizia, con l’introduzione di norme e certificazioni atte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie degli ambienti sia pubblici che privati.