La gestione dei rifiuti professionali è responsabilità di chi li produce. Ovvero, le aziende e i professionisti hanno l’obbligo di assicurarsi che siano gestiti in maniera corretta conservando la documentazione necessaria che attesti il giusto trattamento.

In questo senso, appare cruciale essere in grado di distinguere un rifiuto pericoloso da uno non pericoloso, saper leggere i codici che vengono attribuiti ai diversi materiali di scarto e conoscere come e perché devono essere compilati i vari formulari richiesti.

Una guida relativa ai comportamenti da parte di aziende e professionisti sulla Gestione rifiuti professionali è stata elaborata dall’azienda ecolight: Temi e problematiche che la guida articola in cinque capitoli, dedicati a:

– cosa si intende per rifiuti professionali; la loro gestione e gli adempimenti richiesti;

– cosa sono e come devono essere compilati i formulari di trasporto;

– i registri di carico e scarico e l’avvio al recupero e smaltimento.

Tra le questioni fondamentali non solo ai fini ambientali ma anche fiscali, c’è poi quella della cessione dei beni aziendali con l’introduzione della cosiddetta “presunzione di cessione”; per i beni che non si trovano più nell’azienda, tema illustrato in un’appendice ad hoc:

“In modo sintetico ma esaustivo, affrontiamo un tema delicato per i rischi che comporta – ci muoviamo in ambito penale con sanzioni che possono arrivare fino a 26mila euro – e per la complessità in quanto le normative non sempre sono di facile interpretazione”, spiega Dezio.

Autore della guida è Paolo Pipere, esperto di diritto dell’ambiente, di politiche ambientali pubbliche e di gestione ambientale d’impresa nonché responsabile del servizio ambiente ed ecosostenibilità della Camera di Commercio di Milano.

fonte articolo: https://www.teknoring.com/news/rifiuti/rifiuti-professionali-online-la-guida-di-ecolight/ 

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